Vivi papi iniziò ad interessarsi agli interni della basilica di San Vittore negli anni Sessanta in maniera saltuaria per editori d’arte, fotografando soprattutto la zona dell’altare, la tela raffigurante la Messa di San Gregorio di Giovan Battista Crespi, detto il Cerano, e alcuni particolari delle cappelle. Le foto furono realizzate parte su dia color e parte su pellicola in b\nero 10x12cm e 24x36 mm.
Nel 1967 documentò i pulpiti e le cantorie in legno del Castelli con scatti complessivi e fotografie delle singole formelle, su pellicola b\nero 24x36 mm e 10x12 cm. Su incarico della parrocchia documentò parte del tesoro di San Vittore e la quadreria, con pellicola b\nero 24x36 mm e 10x12 cm e qualche scatto a colori.
Negli anni Settanta collaborò con l’architetto Ravasi in occasione dei restauri della Torre del Bernascone, realizzando scatti di negativa b\nero 24x36, qualche dia color 24x36 e alcune panoramiche, sempre su dia color 24x36, dall’alto della torre.
Nel 1982 ebbe l’incarico di effettuare una campagna fotografica volta alla realizzazione di un volume sulla basilica di San Vittore, la torre campanaria ed il Battistero che si concluse nel volume Nel cuore di Varese, a cura di Enrico Cattaneo e Silvano Colombo, edizioni Lativa, 1982.
Fotografò in maniera particolareggiata gli interni e gli esterni (la cupola e il tetto) e ne approfittò per eseguire molteplici vedute sul centro di Varese dall’alto della torre campanaria. Fotografò anche la torre campanaria e diversi particolari della stessa, in parte su pellicola positiva (nei diversi formati 24x36 mm, 6x7 cm, 10x12 cm) e in parte su negativa b\nero.
Altri scatti furono realizzati ancora in San Vittore negli anni tra il 1984 ed il 2000, inizialmente per documentare parte dei restauri degli anni 1984-1985 con negative a colori 24x36 cm (a cui si aggiunge un negativo 10x12 scattato in occasione della fine dei restauri della cappella del Rosario), in seguito, agli inizi degli anni Novanta, per una campagna fotografica completa degli affreschi e delle tele del Morazzone. Nel 1995 fotografò il nuovo altare del Bodini ed infine lavorò saltuariamente per altri clienti, effettuando nuovi scatti di una cantoria e di qualche piccolo particolare nella zona dell’altare.
Di tutte queste immagini è conservata copia nell’archivio.