Presentazione del libro "Non è la prima volta" di R. Dionigi e F.M. Ferro

Venerdì 25 settembre alle ore 18.00

Giardini Estensi (Tensostruttura, via Luigi Sacco, 5 - Varese)

presentazione del libro

"Non è la prima volta. Epidemie e pandemie. Storie, leggende e immagini" di Renzo Dionigi e Filippo Maria Ferro, pubblicato dalla Nomos Edizioni. 

Non e prima volta copertina

Dopo i saluti iniziali da parte del Sindaco di Varese Davide Galimberti e dal Rettore Università dell'Insubria Angelo Tagliabue, intervengono alla presentazione: Angelo Stella (Presidente Centro Nazionale di Studi Manzoniani), Paolo Grossi (Ordinario di Malattie Infettive, Università degli Studi dell’Insubria) Andrea Spiriti (Ordinario di Storia dell’Arte, Università degli Studi dell’Insubria). 

"E non è la prima volta". Una pandemia ancora ha colpito, e ci siamo confrontati con l'impotenza, quasi increduli che all'improvviso lo spettro del morbo abbia ferito l'orgoglio della civiltà moderna e rivelato una fragilità che nessun progresso può modificare. Solo le narrazioni (come quelle di Tucidide, Boccaccio, Defoe, Manzoni, Camus) e le immagini dell'arte possono trasformare lo sgomento in riflessione e avviare un necessario cambiamento della nostra "visione del mondo". Ogni epidemia sigilla una cesura, rappresenta un punto di catastrofe e di non ritorno. Le miniature medievali, le immagini dei cavalieri dell'Apocalisse, i volti dei santi (Rocco e Sebastiano, Rosalia, Carlo Borromeo) che hanno incontrato il dolore e conquistato la devozione dei fedeli, compongono una galleria di inedita vivacità: quelle che credevamo fantasie allucinate abbiamo scoperto essere più che mai attuali, quasi si confondono con gli scatti dei fotografi e le riprese trasmesse dagli schermi televisivi, hanno eguale fisicità e crudezza, e anche la stessa funzione nell'aiutarci a sciogliere la paura. È il percorso scelto dagli autori: non sistematico, associando liberamente emozioni e figure, cogliendo di ogni stagione inquietudini e interrogativi: dal Medioevo europeo alle "pesti" di Lombardia, quella di San Carlo e di Federigo Borromeo di manzoniana memoria, dall'influenza spagnola alle fantasie malate della Sezession mitteleuropea, fino ad arrivare alle ipertecnologiche ricostruzioni visive del SARS-CoV-2 che danno un volto al famigerato "nemico invisibile". Un piccolo livre de chevet, per ricordarci che nulla sarà più come prima.

Locandina

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