DOCUMENTI DEGLI ARCHIVI MINORI
a cura di Alfredo Lucioni e Gian Paolo G. Scharf
Una ricognizione in archivi di famiglie, in archivi di enti comunali ed ecclesiastici, oltre che in fondi minori di archivi pubblici, ha rivelato una insospettata ricchezza di documenti del Duecento riconducibili al territorio oggi compreso entro i confini della provincia di Varese, a grandi linee sovrapponibile al medievale comitato del Seprio. In Le fonti duecentesche per la storia del territorio della provincia di Varese a cura di Alfredo Lucioni e Gian Paolo G. Scharf sono raccolte oltre duecento di queste carte notarili, alcune delle quali conservate in depositi archivistici di non agevole accesso. La maggior parte degli atti reperiti sono inediti e perciò vengono pubblicati integralmente; altri, già editi, sono soltanto regestati. Nella sezione iniziale del libro alcuni saggi, affidati a vari autori, presentano ricerche imperniate su atti appartenenti a tale patrimonio documentario, finora poco noto sebbene ricco di spunti per nuove feconde indagini su uomini, società e istituzioni del XIII secolo nell’area del Seprio (Arcisate e la pieve di S. Vittore, Saltri, tra Bosto e Bizzozero, il comune di Maccagno, ecc.). Così, ad esempio, Serena Contini racconta il fondo pergamene della Biblioteca Civica di Varese, mentre Paolo Grillo esplora il Liber iurium di Milano e un diploma ignoto di Federico I.