Giornata di studi "Paesaggio e beni ambientali" - venerdì 24 maggio ore 15, Castello Visconti di San Vito, piazza Carlo Ermes Visconti 17, Somma Lombardo (VA)
L’Istituto di Studi Superiori dell’Insubria “Gerolamo Cardano”, presieduto dal Prof. Renzo Dionigi, in collaborazione con il Centro Internazionale di Ricerca per le Storie Locali e le Diversità Culturali e la Fondazione Visconti di San Vito, presieduta dall’Avv. Gaetano Galeone, ha organizzato una giornata di studi dedicata al tema del paesaggio e dei beni ambientali.
Coerentemente con l’impostazione multidisciplinare che caratterizza i convegni annuali dell’Istituto ‘Cardano’, il proposito è di indagare il tema del paesaggio a tutto campo.
Sul rapporto tra paesaggio e letteratura, Gianmarco Gaspari (Università dell’Insubria) spiega: “Le opere letterarie hanno consentito, per secoli, di viaggiare a chi non poteva farlo: conosciamo il Mediterraneo di Omero, la Spagna di Cervantes, la Sicilia di Goethe e l’America di Faulkner. La letteratura si è concessa di creare mondi immaginari, ma anche di indagare più e meglio di qualunque sociologo sull'identità di un luogo, sul suo rapporto con gli individui che lo vivono e con il mondo circostante. Il concetto stesso di ‘paesaggio’ segue le mutazioni epocali del gusto, della cultura, della storia e della politica, e la sua rappresentazione letteraria spesso le anticipa. Lo dimostrano perfettamente Petrarca e Manzoni, che puntano rispettivamente a un modello di paesaggio neutro e stereotipato, e a una realtà geografica precisa e realistica, creando le premesse della nostra complessa (e contraddittoria) sensibilità”.
Sempre di evoluzione del paesaggio, ma attraverso la sua nozione giuridica, tratterà invece l’intervento di Emanuele Boscolo (Università dell’Insubria). Dai primordi delle esperienze conservazioniste, sino alla legge del 1939, la nozione di paesaggio resta circoscritta alle bellezze naturali. La Costituzione non rappresenta una cesura, e si passa poi per le esperienze del recupero dei centri storici e per la riflessione di Predieri sul paesaggio come 'forma sensibile del territorio'. La svolta è rappresentata dal recepimento della Convenzione europea del 2000, e oggi la nozione comprende i beni paesaggistici, i paesaggi estesi, i beni e i paesaggi degradati. A questa tripartizione corrispondono le tre funzioni di tutela, innalzamento continuo e diffuso della qualità dei luoghi, e recupero.
Del paesaggio considerato come sedimento storico si occuperà poi Carlo Tosco (Politecnico di Torino), sottolineando come gli aspetti paesaggistici offrano la possibilità di leggere le stratificazioni e le interazioni tra il patrimonio culturale, i fenomeni naturali e le strutture insediative.
Silvia Muzzin (Università dell’Insubria) riferirà sulla misurazione del paesaggio attraverso le illustrazioni di codici medievali; concluderà la giornata Costanza Pratesi, responsabile della Ricerca, Ufficio Paesaggio e Patrimonio del FAI – Fondo per l’Ambiente Italiano, con una relazione sul paesaggio come vero e proprio oggetto di cura, gestione e valorizzazione concrete, anche attraverso il racconto che se ne può fare.
L’ingresso sarà libero e, a conclusione dell’iniziativa, verrà offerto un aperitivo nello splendido contesto dell’elegante e imponente castello visconteo, risalente al XII secolo.